Come richiedere detrazioni fino a 5000 euro per la riqualificazione energetica domestica

Le detrazioni fiscali rappresentano un importante incentivo per chi desidera intervenire sulla propria abitazione, mirando a migliorare l’efficienza energetica e a ridurre i consumi di energia. Nel 2025, le normative hanno confermato diverse agevolazioni che consentono ai proprietari di immobili di ottenere una detrazione Irpef fino al 50% sulle spese sostenute, anche per importi elevati fino a un massimo di 5000 euro e oltre, a seconda degli interventi effettuati e delle relative soglie di rimborso.

Quali interventi permettono di ottenere la detrazione?

Le detrazioni per la riqualificazione energetica domestica possono essere richieste per vari tipi di lavori che abbiano l’obiettivo di ridurre i consumi energetici e migliorare il rendimento complessivo dell’edificio. Rientrano nelle agevolazioni, ad esempio:

  • Isolamento termico di pareti, tetti e pavimenti
  • Sostituzione di infissi e serramenti ad alta efficienza
  • Installazione di impianti di riscaldamento, raffrescamento o produzione di acqua calda a basso consumo energetico
  • Installazione di pannelli solari per la produzione di energia elettrica (fotovoltaico) o di acqua calda
  • Sistemi domotici per il controllo dei consumi

Il cosiddetto Ecobonus riguarda in particolare il miglioramento delle prestazioni energetiche dell’abitazione, e può essere applicato sia alle singole unità immobiliari, sia agli interventi sulle parti comuni dei condomìni.

Come funziona la detrazione e quali sono i limiti di spesa?

Per tutte le spese sostenute nel 2025 la detrazione Irpef concessa è pari al 50% sull’importo totale dei lavori che rientrano tra quelli previsti dalla normativa. Tuttavia, il limite massimo di spesa varia a seconda della tipologia dell’immobile e dell’intervento:

  • Prima casa, cioè abitazione principale: detrazione 50% su una spesa massima di 96.000 euro per unità immobiliare. Questo significa che la massima detrazione ottenibile è di 48.000 euro, da suddividere in 10 rate annuali di pari importo .
  • Spese inferiori, ad esempio 10.000 euro: detrazione di 5.000 euro, sempre suddivisa in 10 rate annuali da 500 euro ciascuna .
  • Interventi specifici, come sull’involucro edilizio (es. cappotto termico, tetto, pareti esterne): detrazione fino al 65% su un tetto di 60.000 euro di spesa, per un massimo quindi di 39.000 euro di detrazione .
  • Installazione di pannelli solari: analogo tetto di spesa e percentuale .

È importante notare che gli importi detraibili vengono ripartiti in rate annuali per un totale di 10 anni. In caso di lavori condominiali, ogni condomino può beneficiare della detrazione proporzionalmente alla quota di spesa sostenuta.

Requisiti e documentazione necessaria

Per accedere alle detrazioni fiscali, è fondamentale che:

  • L’intervento sia effettuato su edifici già esistenti e regolarmente accatastati.
  • I pagamenti siano effettuati con metodo tracciabile (bonifico bancario o postale parlante), riportando la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, la partita IVA o codice fiscale della ditta esecutrice dei lavori.
  • Sia conservata tutta la documentazione, tra cui fatture, ricevute di pagamento e abilitazioni amministrative (CILA, SCIA o permesso di costruire, a seconda del tipo di intervento).
  • Per molte tipologie di intervento che riguardano la riqualificazione energetica è richiesta la trasmissione di una specifica scheda informativa all’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

L’adempimento ENEA è obbligatorio per tutti gli interventi che concretamente migliorano la prestazione energetica dell’edificio e permette un monitoraggio sull’efficacia delle policy di detrazione da parte delle autorità italiane.

Modalità e tempistiche per la richiesta delle detrazioni

Per ottenere la detrazione è necessario dichiarare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo a quello in cui sono stati effettuati i pagamenti. I principali modelli utilizzabili sono il 730 e il Modello Redditi (ex Unico). Nella dichiarazione vanno riportati:

  • Anno di sostenimento della spesa
  • Importo totale
  • Quota annuale spettante (un decimo della detrazione totale, in caso di rateizzazione decennale)

Se vi sono più beneficiari (es. più proprietari o condomini), ciascuno deve indicare solo la parte corrispondente alla propria quota di spesa e di detrazione.

In caso di vendita dell’immobile prima che siano trascorsi i dieci anni, le restanti quote di detrazione possono essere trasferite al nuovo proprietario, salvo diverso accordo tra le parti.

Ulteriori agevolazioni collegate

Nel caso si effettuino interventi congiunti di ristrutturazione e acquisto di grandi elettrodomestici (bonus mobili), si può ottenere una ulteriore detrazione del 50% su una spesa aggiuntiva per l’arredo, entro i limiti e le condizioni previsti dalla normativa 2025 .

Gli incentivi fiscali possono essere cumulati con altre agevolazioni, purché relative a lavori differenti e senza superare i limiti previsti per ciascuna tipologia di detrazione.

La legislazione che regola la materia viene aggiornata ogni anno con la Legge di Bilancio, perciò è fondamentale verificare i requisiti e le modalità operative valide per l’anno in corso presso fonti istituzionali e siti specializzati. Le agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica non solo riducono il carico fiscale dei contribuenti, ma promuovono anche una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale e all’efficienza degli edifici, con vantaggi duraturi sia economici che ambientali.

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